domenica 7 agosto 2011

Volare liberi... con un Ferrari Tucano nella pianura padana!

E' Domenica, tempo di prendersi una giornata libera e godersi il piacere di volare senza l'ausilio di un autopilota, e rigorosamente in VFR! Nessuna SID, nessuna aerovia, nessun avvicinamento ILS, neanche una radiale di un VOR: per questa volta solamente un leggerissimo ULM, una pista in erba lunga 600 metri... e lo splendido paesaggio della pianura padana. 

Premetto che non volo quasi mai VFR con FS9, e (eh sì, mi tocca ammetterlo) non ho una buona conoscenza delle sue regole. Avrò sicuramente commesso qualche errore grossolano sia nella pianificazione sia nello svolgimento del volo, ma tant'è... si chiama simulazione proprio per questo, no?

Via con il report!
LIMB, ore 13.05 locali, temperatura esterna di 27°C, c'è molta umidità, cumuli e cirri a volontà a 7000 piedi. Poco male, la visibilità è buona al di sotto di tale quota.
Prima dell'ispezione esterna del velivolo scrivo su un taccuino (un cosciale improvvisato) i punti di riporto che una volta in volo dovrò seguire: appena dopo il decollo dovrò sorvolare l'Autostrada A4 fino ad incontrare la città di Magenta (teoricamente, dato che su FS9 le città sono tutte uguali...), quindi virare a destra seguendo il Ticino fino a raggiungere la centrale elettrica di Turbigo.

Una volta accomodato nel piccolo cockpit del Tucano (realizzato da Byron Warwick) accendo l'interruttore generale dell'avionica, e sintonizzo la radio su "Bresso Traffico", per comunicare la mia partenza.



Dopo i dovuti controlli alla strumentazione procedo con l'avviamento del motore, mentre ascolto via radio il bollettino meteo. Setto quindi il QNH sull'altimetro, rilascio i freni di parcheggio e dò leggermente gas per raggiungere la pista 36, quella in erba, però.


  Mi allineo, comunico il decollo, porto gradualmente la manetta al massimo, e il piccolo Tucano stacca il carrello dall'erba nemmeno a metà pista. Prestazioni notevoli... sarà perché compare anche il nome Ferrari?


Avverto qualche scossone in fase di salita, ma l'apparecchio risponde prontamente ai comandi, e appena ho l'A4 in vista inizio la virata a sinistra per intercettare la prua stabilita nel piano di volo.
Sempre con gli orecchi attenti alle comunicazioni relative al meteo, che stava lentamente peggiorando, correggo di tanto in tanto la prua cercando di stare il più a lungo possibile senza entrare nel CTR di Malpensa, per non interferire con gli aeromobili in avvicinamento.
Dopo circa 30' di volo, in lontananza, sulla destra, riesco a scorgere Magenta (forse, dato che poco più avanti c'era il Ticino), inizio quindi una lenta virata con l'intento di sorvolarla, e qualche minuto dopo mi trovo sopra il Ticino... Soddisfatto per aver raggiunto il secondo punto di riporto senza particolari problemi, mi godo il panorama.

   


Pur essendo molto stretto, il cockpit del Tucano offre un'ottima visibilità sia nella parte frontale, grazie alla presenza di un pannello degli strumenti molto piccolo posto nel centro, sia ai lati, grazie alla larghezza dei finestrini laterali che raggiunge l'altezza del fondo del seggiolino.



Ora, contattando Malpensa Torre, chiedo l'autorizzazione ad entrare nel CTR dell'aeroporto, e una volta ottenuta, correggo la prua per dirigermi verso la centrale elettrica di Turbigo, che si trova sul sentiero di avvicinamento per le piste 35L/R.



Dopo una decina di minuti appare in lontananza la centrale elettrica (gran bell'add on trovato per caso)
Ed eccomi a sorvolare il Naviglio...


 
Approfittando del fatto che non ci sono velivoli in avvicinamento eseguo qualche passaggio sulla centrale per saggiarne il dettaglio grafico, soddisfacente.




Ecco che dalla radio apprendo che c'è un a320 Alitalia che è appena entrato in contatto con Malpensa Torre... Tempo di liberare la zona! Qualche minuto dopo comunico l'allontanamento dallo spazio aereo controllato, e seguo l'autostrada A4, che mi porterà fino a casa.



Il cielo si fa sempre più coperto, e su LIMB traffico segnalano una pioggerella leggera nei pressi dell'aeroporto. (in effetti qui a Corbetta sta piovendo).

Dopo circa 20' Milano è in vista... Prevedo di inserirmi nel circuito di traffico di sinistra della pista 36, e come indicato dalla cartina aeroportuale entrerò nel braccio di sottovento da Ovest.


Inizio la discesa a 1000 piedi verso Bresso, e comunico la mia posizione via radio...



Fortunatamente la pioggia prevista nel bollettino meteo non si è presentata al mio arrivo, quindi manovro l'ultraleggero fino al braccio di base, comunicando la mia posizione, come da regolamento.



Trovo tuttavia qualche difficoltà nel manovrare il Tucano a basse velocità e, complice anche qualche raffica lieve di vento (ma su aerei così leggeri si fa sentire) sono arrivato un po' alto in finale, ma le eccellenti prestazioni di questo piccolo ultraleggero, pur avendo toccato terra dopo la metà della pista, mi permettono di fermarmi senza nemmeno bisogno di frenare.




Libero la pista, raggiungo l'area di parcheggio, e spengo il motore. Volare in questo modo è tutta un'altra cosa: piacevole e rilassante!



Primo piano dell'aereo: mi sono preso la libertà di aggiungere la bandiera italiana al repaint
A settimana prossima!

1 commento:

  1. Buonasera
    ho trovato questo blog cercando una versione per X-Plane del Ferrari Tucano. Potrebbe darmi qualche informazione per trovarlo anche a pagamento? io utilizzo X-plane 10
    Grazie per la cortese risposta
    Giovanni

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